Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

Letteratura – «Quando lo stile non è chiaro… si tratta di un mediocre». Leggere insieme Buzzati

La fortuna (anche scolastica) di Dino Buzzati – in particolare di quello dei racconti – è legata a due elementi: la varietà e ricchezza delle trame; una lingua che lo rende accessibile anche a lettori poco esperti. Gli stessi elementi determinano il modo in cui in genere lo si legge, privilegiando appunto la trama, la catena degli eventi, rispetto alla lingua, che non sembra costituire problema: piana, semplice, neutra, secondo le definizioni correnti.
Questa prospettiva nasconde però più di un rischio, primo fra tutti quello di confondere semplicità e facilità. Come Buzzati sapeva bene, i due termini non sono sinonimi: scegliere la semplicità non significa affatto abbandonarsi a una lingua facile, abbondante, scarsamente preoccupata di sé. In un certo senso non c’è nulla di più difficile, di meno casuale della semplicità di Buzzati.
Dunque la nostra lettura privilegia la lingua, lo stile di Buzzati. Meglio: un motivo, una parola-tema: non la semplicità, ma (anche per evitare equivoci) quello che per lo scrittore è un suo sinonimo, cioè la chiarezza, «caratteristica immancabile dei grandi talenti» – così la definisce Buzzati. La domanda alla quale rispondere è: che cosa significa scrivere chiaro?

La conferenza del professore Fabio Atzori, uno dei più accreditati studiosi di Dino Buzzati è realizzata in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel mondo e si rivolge particolarmente ai giovani in linea con il tema di quest’anno “L’italiano e i giovani” per spiegare cosa si cela sotto l’apparente facilità della lingua buzzatiana, oggetto ancora oggi di lettura nelle scuole.

Fabio Atzori insegna Linguistica italiana presso l’Università di Bologna. Fra le sue aree di ricerca: la lingua scientifica fra Sei e Settecento; la lingua d’autore del Novecento; la didattica della scrittura. Fra le sue pubblicazioni principali: Glossario dell’elettricismo settecentesco (Accademia della Crusca, 2009), Alias in via Solferino. Studi e ricerche sulla lingua di Buzzati (Fabrizio Serra editore, 2012), oltre a un commento al Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Galileo (Sansoni, 2001). Fa parte del Comitato scientifico del Centro Studi Buzzati e della direzione di «Studi buzzatiani».

Conferenza virtuale, iscribirse al seguente link: https://us06web.zoom.us/j/87892176628?pwd=dXJtQ3RXTlpHVDFKT21ZTEg4RW5jdz09#success

 

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Lima