I pugni in tasca (1965) è il folgorante esordio cinematografico di Marco Bellocchio, un dramma psicologico che mette a nudo le tensioni familiari e sociali dell’Italia degli anni ’60. Ambientato in una villa isolata dell’Appennino emiliano, il film segue la storia di Alessandro, un giovane affetto da epilessia che vive con la madre cieca e i suoi fratelli. Oppresso dall’ambiente familiare soffocante e da un senso di ribellione autodistruttiva, Alessandro concepisce un piano brutale per liberarsi dai vincoli che lo legano alla sua famiglia. Con una regia innovativa e un’interpretazione magistrale di Lou Castel, I pugni in tasca è un’opera dirompente che scuote le convenzioni borghesi e preannuncia il cinema sovversivo di Bellocchio.
Ingresso libero.