Sergio Staino si dedica al mondo dei fumetti debuttando con il personaggio che lo ha reso famoso, Bobo – dichiaratamente ispirato a se stesso – che pubblica per la prima volta nel 1979 sulla rivista Linus.
Negli anni ‘80 collabora con i quotidiani Il Messaggero e l’Unità (con la quale ancora lavora); nel 1986 fonda e dirige il settimanale satirico Tango, su cui compaiono alcune delle più importanti firme della satira del periodo.
Nel 1987, forte del successo ottenuto dalla versione cartacea del settimanale, Staino porta su Raitre Teletango. Successivamente si cimenta anche con la regia e la sceneggiatura, prima con il film Cavalli si nasce, e poi con Non chiamarmi Omar.
Tra i premi ricevuti, ricordiamo il premio Satira Politica Forte dei Marmi (1984), lo Yellow Kid al Salone Internazionale del Fumetto, il Premio Tenco (1986) e il Premio Persea (2002).
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 20 aprile nella Galleria Mario Sironi e fino al 30 maggio negli altri locali dell’Istituto.
Entrata libera